sabato 5 maggio 2012

Stangata sui permessi di soggiorno


Le nuove norme varate dal Governo rendono ancora più difficile l’integrazione

di Michela Della Croce  Centopassi N 1 Maggio 2012

Il “fenomeno” immigrazione non è più un “fenomeno” da un pezzo ma è diventato una situazione strutturale della nostra società, in cui la multi etnicità è ormai la sua principale caratteristica nonché una sua importante  risorsa. Un dato soprattutto fotografa questa dimensione, in Italia il 5,5% del PIL nazionale è prodotto da imprese costituite da immigrati che concorrono a far crescere la nostra economia operando in vari settori produttivi: dall’edilizia che è il principale ambito di attività, ai servizi alle imprese e alla persona, al commercio. Un contributo, quello dato dall’immigrazione all’economia nazionale che, però, non viene ancora riconosciuto per il suo reale valore ma pensato con vecchie categorie di giudizio ancorate a pratiche discriminatorie che pesano in maniera insopportabile sulla realizzazione di un vero processo di integrazione, invece necessario ed urgente per ascrivere definitivamente la multietnicità come peculiarità della società italiana del nuovo millennio. Tutto ciò non è ancora possibile a fronte delle nuove norme varate dal governo in merito all’ottenimento e alla gestione burocratica dei permessi di soggiorno. Infatti, queste prevedono una vera e propria stangata nei confronti dei richiedenti che verranno gravati di un aumento, rispetto al passato, delle tariffe e imposte varie di ben 200 Euro. Non solo, le direttive che regolano il nuovo procedimento di integrazione sono state artatamente e chiaramente studiate per creare intorno al “fenomeno” una robusta cintura di sicurezza sostenuta da rigide regole il cui mancato rispetto, sancito da un “punteggio” che deve obbligatoriamente raggiungere la quota di 30 punti, anche se parzialmente raggiunto, prevede in ogni caso l’espulsione dal territorio nazionale. La stangata a carico dei richiedenti il permesso di soggiorno, inoltre, andrà a costituire un fondo a sostegno delle spese previste nel “processo di integrazione” concernenti principalmente l’attività burocratica e per la sicurezza, spese di espulsione incluse, cosicché i richiedenti in regola nel rispetto delle norme previste finanzieranno le espulsioni di coloro che non lo sono




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