venerdì 11 gennaio 2013

Sanità: riforma si, ma con partecipazione

di Maria Rita Paggio Centopassi N 2 Gennaio 2013


“Cambia la sanità in Umbria: la posizione della Cgil”

Abbiamo accolto positivamente la proposta di riordino degli assetti istituzionali del sistema sanitario avanzata dalla Giunta Regionale, che prevede la permanenza di due ASL e di 2 Aziende Ospedaliere, anche se è evidente che risparmi significativi non possono derivare da questa scelta, che invece deve essere attentamente attuata per garantire una omogenea accessibilità ai servizi per le Asl e un chiaro assetto della governance per le aziende Ospedaliere in particolare nel rapporto con l’Università.

Pur condividendo la necessità di superare doppioni, di semplificare, selezionare merito e qualità abbiamo espresso alcune osservazioni che riguardano:

i risparmi previsti, che appaiono sovrastimati e troppo sbilanciati sulla contrazione della spesa per il personale con la conseguente possibile compromissione dei servizi;

la necessità di puntare in maniera più decisa sulla medicina territoriale in particolare con l’attivazione, non solo sperimentale, delle Case della Salute;

incentivare il recupero di risorse dalla mobilità passiva di pazienti verso altre regioni;

l’appropriatezza della spesa, in particolare per l’acquisizione di beni e servizi.

Abbiamo chiesto inoltre di garantire una reale partecipazione dei lavoratori quali soggetti attivi in un processo di cambiamento così articolato e difficile; in questo senso un primo risultato importante è stato la sottoscrizione di un Verbale di Accordo con la Regione sulle relazioni sindacali.

La salute dei cittadini e dei lavoratori è per la Cgil un diritto fondamentale per il quale si è battuta costantemente nel passato e per il quale intende mantenere un impegno attento e costante in questo momento di profonda crisi economica, in nome della quale si rischia di perdere o vedere compromesso quanto garantito dall’art. 32 della costituzione.

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